Mondo del lavoro non ti temo!
Questo il titolo del progetto promosso dal Rotary Club di
Sciacca all’interno della locale Casa Circondariale, al fine di offrire
informazioni e sostegno a chi si affaccia al mondo del lavoro e segnatamente a
chi, a cagione della reclusione subita, incontra maggiore difficoltà nell’approccio ad una nuova vita, dal punto di
vista lavorativo.
Studi
sul tema, dimostrano che, in genere, i candidati non sanno quale è la maniera
più corretta per proporsi, per capire se effettivamente quello attenzionato è
l’annuncio che più si addice loro in base alle proprie skills professionali. Ma
ancora prima, è stato riscontrato che la maggior parte delle persone che si
affacciano al mondo del lavoro non sanno realmente come preparare un curriculum
efficace e come farsi trovare
pronti per un eventuale colloquio di
lavoro.
Difficoltà
queste amplificate da un pregresso stato di carcerazione.
Da qui
l’idea di informare e formare, attraverso un seminario sulle modalità di
compilazione del curriculum, su come prepararsi ad un colloquio, come
utilizzare il mondo multimediale per la ricerca di un lavoro e come
eventualmente inventarsi un’attività sfruttando le risorse culturali del
territorio. Da qui quindi l’idea di intraprendere un’azione sociale e culturale
per fornire gli strumenti necessari ad affrontare il mondo del lavoro non temendo
le possibili criticità, ma trasformando le stesse in opportunità.
Fondamentale l’apporto della d.ssa
Irene Carlino, Recruiter & Trainer, che, prestandosi con generosità ed
entusiasmo al Rotary, nel corso di due giornate ha incontrato un gruppo di 8 detenuti,
mettendoli alla prova nella redazione di curricula e nella simulazione di
colloqui di lavoro.
“Una lodevole iniziativa che sicuramente servirà ad agevolare
la ricerca di lavoro dei detenuti. Il lavoro è l’unico mezzo che può
contrastare la delinquenza e ridurre il rischio di recidiva… grazie la rotary
club di Sciacca per la sensibilità dimostrata nei confronti dei detenuti ai
quail state trasmettendo un importante messaggio di speranza e riscatto”,
questo il commento della prof.ssa Maricetta Venezia, Pres. dell’AVULSS,
associazione di volontariato presente e operativa da anni all’interno della
struttura penitenziaria.
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